Ciao,
ecco il resoconto di due sprint dove in questi casi si usa dire "buona la prima" per
Tiziano Peretto impegnato al Triathlon Sprint di Fossano con un super risultato. Bene anche per gli atleti
Angelo D'Oria e
Marco Cravini.
Buone le senzazioni per
Stefano Daglio all'esordio stagionale e
Guido Ballesio impegnati al Triathlon Sprint dell'Idroscalo a Milano.
Qui di seguito abbiamo i due racconti di Tiziano Peretto e Stefano Daglio che ringraziamo per la collaborazione.
22/04/2019 Sprint di Fossano le sensazioni di Tiziano Peretto :
" ho nuotato in piscina da 25 metri 5/6 per corsia, mi sono districato
abbastanza uscendo insieme al secondo della batteria, sul cambio a mio
parere ci ho messo un po’ più del dovuto però uscito con gli altri.
In
bici percorso per lo più pianeggiante con qualche sali e scendi sulla
parte finale (cavalcavia) il piccolo problema era un leggero vento
che dava un po’ di fastidio per i primi 10 km (uscendo dall’acqua tra i
primi eravamo solo in due a darci i cambi) nella corsa percorso
pianeggiante dove ho dato tutto quello che avevo ancora in corpo soddisfatto della prestazione anche perché devo prendere il tutto come esperienza."
25 Aprile 2019 - Idroscalo di Milano - Triathlon Sprint.
Le senzazioni di Stefano Daglio :
""Gara
velocissima, fattore di rischio per una crisi di "Sindrome del
Criceto": 3 giri di bici e 3 giri di corsa. Ci mancava solo il nuoto in
piscina... Invece gli atleti si sono fatti abbracciare dalle gelide
acque del mare di Milano, combattendo con pinguini, alghe radioattive e
orche assassine (c'è sempre uno che cerca di nuotarmi sopra.. prima o
poi scoprirò chi è, così il triathlon guadagnerà spazio anche sulle
pagine della cronaca nera).
Interminabile corsa verso la zona
cambio, piazzata qualche km a sud di Mendrisio e poi via con la bici:
percorso interamente pianeggiante e velocissimo... per chi ha le gambe!
Causa giornata fredda e alla faccia del nuovo regolamento, nella
frazione in bici si è visto un pò di tutto. Dal milanese imbruttito,
astuto e secchioncello (gilet antivento e manicotti: "bhe le spalle sono
scoperte, no?") al giargiana freddoloso con il piumino sopra la
termica. Il range di vestizione è stato coperto uniformemente!
Corsa
velocissima, spezzata solo dagli innumerevoli giri di boa. Ali di folla
accompagnavano gli atleti! Un atleta distratto e in debito di ossigeno
poteva scambiarli per pubblico ed esserne galvanizzato, ma un occhio più
critico e attento riconosceva i tratti caratteristici della
fighettaggine meneghina: spirtz in mano e sguardo di studiato
disinteresse per questa strana gente, vestita buffa, che sudava fuori
dai confortanti muri di una palestra.
In conclusione: una bella gara!
Ottima logistica e supporto agli atleti, nonostante il numero di partenti molto alto (più di 500)""